Set Designer
ALDO BUTI
IL LAGO DEI CIGNI by P.Tchaikowski
TEATRO DELL'OPERA DI ROMA, March 2003, BALLETTO IN QUATTRO ATTI CON LA COREOGRAFIA ORIGINALE DI MARIUS PETIPA E LEV IVANOV RIPROPOSTA DA GALINA SAMSOVA. |
Acte II and IV, sketch
Acte II and IV, sketch
Acte II and IV, sketch Acte II and IV, blueprint Performance picture
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Intervista by Paolo Felici, The Scenographer, Italy Veniamo alla tua ultima fatica: Il lago dei cigni. Come mai il balletto dopo tanto teatro e cinema?
Devo ringraziare Carla Fracci e a Beppe Menegatti per avermi chiamato ad allestire questo grande spettacolo. Certi balletti, essendo ispirati alle favole, mi fanno pensare ad un’esperienza onirica e per me che sono incline al sogno è un esperienza incredibile. Il Lago dei cigni nasce da una composizione che Ciajkovski scrisse per divertire i suoi nipotini durante una vacanza estiva in una villa nei dintorni di Mosca. Così ho pensato, insieme a Menegatti e a Galina Sansova che ne ha curato le coreografie, di realizzare lo spettacolo come filtrato attraverso la fantasia di un bambino di quell’epoca. Siamo nell’Ottocento. La favola della giovane Odette trasformata in un cigno si rappresenta in una serra neogotica dove il Principe e la corte sono personaggi di metà ottocento, è il tempo delle crinoline, e degli oggetti preziosi creati da Fabergé, il raffinato gioielliere degli Zar. Il bosco con il lago, ispirato all’immagine dell’isola dei morti di Bocklin, è reso visibile attraverso delle quinte e fondali dipinti che calano dall’alto a vista come fossimo in un piccolo teatrino fatto in casa; anche se qui, di piccolo non c’è poi nulla, viste anche le grandi scene dipinte, ma tutto si svolge in quel grande palcoscenico che per me è lo spazio dell’immaginario. Sia le scenografie che i costumi sono stati realizzati dai tecnici del Teatro dell’Opera di Roma e i dettagli decorativi da un folto gruppo di miei bravissimi assistenti.
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